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quello che mi aveva fatto l’esame di fisica superiore .

Il prof. B. Brunelli durante una “lecture” nalla sala conferenze del centro ENEA di Frascati, ora
intitolata a lui.
Al centro ricerche di Frascati Brunelli fu autorizzato ad organizzare un team di esperti per
cominciare a sviluppare idee e studi concettuali di reattori a fusione supportati da dati sperimentali
concernenti i “materiali” da proporre per i loro componenti. Tra questi giocavano un ruolo
importante il litio nelle forme chimiche più adatte a fornire il trizio per i futuri reattori a fusione
termonucleare (materiali così detti triziogeni).
Questi futuri reattori (schema in Figura 7) si basano inoltre non solo sul processo di fusione tra
deuterio e trizio (2) che può avvenire in un plasma a 100 milioni di gradi

         T + D → He (3.5 MeV) + n (14.1 MeV) (2) + energia totale 17.6 MeV
ma dovranno anche autogenerarsi il trizio T (che praticamente non esiste in natura) sfruttando i
neutroni (n) prodotti dalla (2) per provocare il processo di cattura-fissione (3) dell’isotopo Li6.

                          Li6 + n → T + He + energia totale 4,8 MeV) (3)
La (3) ha luogo nel “blanket” che circonda la fornace termonucleare e fornisce non solo il trizio ma
anche un notevole contributo all’energia totale (pari a ben il 27%, un terzo circa di contributo).
In altri termini l’isotopo litio-6 funziona sia da combustibile nucleare fissionandosi in due
frammenti di cui uno, il trizio, indispensabile per realizzare il processo di fusione termonucleare.
Nel litio naturale però il Li6 è solo il 7.5%, il resto 92.5% è costituito dall’atro isotopo Li7 che non
si fissiona. Per rendere efficiente la reazione (3) con i neutroni veloci della fusione DT (reazione
(2)) occorre avere litio arricchito in Li6 al 95%.
Nella maledetta bomba H di Teller si usa il deuteriuro di litio-6 (DLi6) che viene compresso da una
bomba A e sul quale si concentra un enorme flusso di neutroni veloci emessi dalla fissione (di U-
235 o plutonio) per innescare in ciclo questi due processi (2) e (3) che avviene in meno di 10-6
secondi provocando in una esplosione micidiale. Si è arrivati a far esplodere bombe H di potenza
pari a due o tre ordini di grandezza superiori a quella che ha distrutto Hiroshima e ucciso i suoi
abitanti.
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